G GRUPPO

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L’uomo è fatto per vivere in gruppo, i più imponenti monumenti del mondo così come la più solitaria delle avventure celano un lavoro di squadra.
La società ed il riconoscimento del valore dei ruoli altrui rendono le opere dell’uomo migliori.
Occuparsi di vino è prima di tutto un lavoro di gruppo, fatto di ascolto, confronto e collaborazione.
Meglio di me il valore del gruppo lo spiegò Agrippa nel suo apologo del 494 a.C.: “Una volta, le membra dell’uomo, constatando che lo stomaco se ne stava ozioso [ad attendere cibo], ruppero con lui gli accordi e cospirarono tra loro, decidendo che le mani non portassero cibo alla bocca, né che, portatolo, la bocca lo accettasse, né che i denti lo confezionassero a dovere. Ma mentre intendevano domare lo stomaco, a indebolirsi furono anche loro stesse, e il corpo intero giunse a deperimento estremo. Di qui apparve che l’ufficio dello stomaco non è quello di un pigro, ma che, una volta accolti, distribuisce i cibi per tutte le membra. E quindi tornarono in amicizia con lui. Così senato e popolo, come fossero un unico corpo, con la discordia periscono, con la concordia rimangono in salute.” La storia come noto si ripete.
Siamo alla partenza di una nuova vendemmia, dedico questa riflessione ai miei amici e collaboratori: che siate mani, bocca, stomaco, cervello o cuore grazie per il vostro aiuto quotidiano!